Sicuramente la narrazione di maggior risalto sulla diga artificiale è : "Il Racconto Del Vajont".
Il racconto del Vajont (conosciuto anche come Vajont 9 ottobre '63 - Orazione civile) – è un monologo teatrale del 1993 di Marco Paolini che ne è stato anche l'interprete.
L'opera è un' «orazione civile» inerente agli eventi che portarono al disastro del Vajont (dall'inizio della costruzione dell'omonima diga nel 1956 alla frana del 9 ottobre 1963 che costò la vita a quasi duemila persone).
Il soggetto teatrale è la storia della diga del Vajont e delle circostanze che hanno condotto all'omonimo disastro, raccontate in circa due ore e mezza dall'attore Marco Paolini. La ricostruzione è il frutto di accurate ricerche e collezioni di documenti ufficiali, e fa risalire l'origine dell'intricata vicenda alla fine del XIX secolo.
Portata dapprima in casa di amici, poi nelle piazze, nei circoli culturali, nelle scuole, negli ospedali, nei centri sociali, nelle fabbriche, alla radio, e, qualche volta, nei teatri e nei festival, l'opera è stata trasmessa in televisione per la prima volta in occasione del trentaquattresimo anniversario del disastro, il 9 ottobre 1997, in diretta su Rai 2; per l'occasione fu allestito un teatro proprio presso la diga del disastro, precisamente nel versante riempito dalla frana e un tempo sede del bacino.
Paolini narra la vicenda che ha portato alla tragedia con estrema fedeltà ai fatti e alle persone, inserendo di tanto in tanto aneddoti divertenti che alleggeriscono la drammaticità del racconto. Nel corso del monologo Paolini cita anche il cedimento strutturale della diga di Malpasset, che causò un disastro per certi versi simile a quello del Vajont, rappresentando la più grande catastrofe civile della storia di Francia nel XX secolo.