La
diga artificiale è costituita principalmente da un imponente
elemento architettonico di sbarramento che, in genere, ha il compito di regolare il deflusso di un
corso d'acqua naturale e di creare a monte della diga un
lago artificiale, ossia una raccolta d'acqua da poter utilizzare come
riserva idrica a scopi molteplici in relazione alle esigenze che ne
hanno richiesto l'intervento. L'acqua viene immagazzinata nel bacino per
essere poi utilizzata con un regime diverso da quello idrologico,
regolato dagli afflussi meteorici forniti al corso d'acqua.
Oltre che dallo sbarramento, la diga è costituita anche da opere di scarico che permettono, a seconda dei casi, di:
- mantenere in caso di piena il livello della diga al di sotto della soglia ritenuta di sicurezza;
- convogliare parte dell'acqua contenuta nell'invaso verso la destinazione per la quale esso è stato costruito (ad es. verso un acquedotto o un canale irriguo);
- permettere lo svuotamento parziale o totale del bacino per poter effettuare la manutenzione dello stesso e/o del paramento a monte dalla diga.
Gli scarichi di una diga possono essere "di superficie
" o "di fondo" a seconda che l'opera di scarico peschi sulla superficie del bacino
oppure ad una profondità più o meno elevata. Quelli di superficie sono
costituiti da sfioratori di varie tipologie, mentre quelli di fondo sono in genere gallerie in pressione il cui imbocco è regolato da una paratoia.
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