L'Articolo del "Corriere della Sera" del 20 maggio 2006 parla dell'inaugurazione della diga più grande del mondo in Cina e delle conseguenze che essa ha portato.
La
"Diga delle Tre Gole", celebrata in Cina come simbolo e orgoglio del
paese, è lunga
2,3 km ed alta 185 metri, taglia in due il fiume più lungo dell'Asia,
lo Yangtze (6.300 km) nella provincia centrale dello Hubei,
creando un bacino di 1.084 km quadrati di superficie. Il costo finale,
doppio rispetto a quanto fissato all’inizio, è pari a 21 miliardi di
euro, mentre per la manodopera, accorsa da tutto il paese, sono stati
necessari 25 mila uomini. Questa imponente costruzione non è stata
esente da critiche, infatti, giornalisti e ambientalisti hanno
denunciato l'eccessivo sfruttamento della manodopera ma soprattutto
dell'ambiente. I contadini del posto hanno protestato per lo sfratto
dalle loro terre su cui è sorta la diga e per la mancata remunerazione
che potesse compensare ciò. L'inaugurazione della diga da una parte vede
il festeggiamento per la messa in funzione di diverse turbine,
dall'altra essa ha subito causato la sommersione 1200 villaggi e il
conseguente sfollamento di circa un milione di persone.
Diga delle Tre Gole |
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